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LE CINEMA

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Ph :Alessandro Congiu, abito FALSOO

venerdì 23 luglio 2010

MOOD
Consigli tecnici e reali

Quanto tempo dedichi a questo primo iter ? Quanto è importante per te? Qualunque sia la tua figura professionale all’interno del team sappi che è fondamentale.

Elaborare il Mood di un servizio fotografico è basilare per realizzare uno scatto che sia accattivante e bello allo stesso tempo.

Non è semplice come sembra, poiché spesso le coordinate ed i limiti da tenere a mente sono molteplici, e variano a seconda di numerosi fattori, sempre nuovi, come del tipo di shooting, del team, del cliente, ecc.
Un redazionale, ad esempio, spesso permette l’uso di un’immagine più artistica, maggiori libertà quindi, sia nella scelta della location, della storia, nelle accortezze prettamente tecniche fotografiche.
Per la pubblicità invece, quasi sempre è il cliente che delinea l’idea, un imput iniziale a cui far riferimento per poi svilupparlo (ma non sempre è cosi ).

Ma che cos’è il MOOD nella fotografia di moda (in quella commerciale ed artistica)?

È il tipo di donna
È la storia
È la location
È l’atmosfera
È tecnica fotografica

È tutto ciò combinato col fine di proporre un’immagine nuova, armoniosa, di raccontare donne (o uomini) estrapolandone pochi fotogrammi per poi scegliere un solo scatto ad outfit.
Tu quanti scatti usi?
Si, qualsiasi sia il numero di scatti realizzati, se ne dovrà scegliere solo uno a cambio d’abito, per il poco spazio a disposizione (rivista, catalogo, ecc) e per non annoiare con troppe ripetizioni e stimolare invece la curiosità.

Spesso io parto da un’immagine e mi racconto una storia: una donna triste e malinconica che cammina per le strade notturne di Madrid, magari fuggita da un party, magari mai arrivata; una strada piena di luci le nascondono il volto forte ma sensuale, misterioso.
È ottima l’idea di fare una bella ed intensa ricerca fotografica per farsi un’idea più precisa e per poterla comunicare al meglio al team.
Dopo aver redatto qualche riga inizia un vero e proprio lavoro introspettivo e di ricerca per scegliere hair, make up, e styling, ma non solo: selezionare ancor prima la modella, fare una ricerca di pose più consone e rappresentative.
6 outfit per trasformare questa prima bozza in un’immagine, anzi in una serie d’immagini che si sviluppino in coerenza.
Dal punto di vista tecnico si cambia scorcio o ‘situazione’, ogni qualvolta si cambia l’abito; quindi la scelta della location (stiamo parlando di esterni e non in studio) deve essere non solo inerente, ma deve anche dare la possibilità di offrire più ‘situzioni’ distinte possibili.

La bravura nello scegliere lo styling consiste, oltre a far riferimento alla moda attuale, contemporanea ( e quindi conoscere tutte le tendenze del momento, aver visto tutte le sfilate e conoscere tutti gli stilisti, avere un’ottima preparazione sulla storia della moda e del costume) , ci sarà anche una seppur minima percentuale, del ‘costume’ per delineare al meglio il ‘personaggio’ mostrato.
Stylist! evitate di elaborare outfit troppo simili tra loro, il senso di ripetitività non vende!
Cercate piuttosto di inserire distinti ‘Pezzi’ di volta in volta, che abbiano si estrema coerenza tra essi, ma che siano al tempo stesso diversi; che abbiano una loro unicità nel proprio genere.


Spesso mi capita di sentire proposte di Mood molto complessi da giovani team o fotografi in erba, Sbagliato! Se state ‘ai primi scatti’, facendo free test per migliorare la tecnica e lo stile, puntate a idee semplici, facili da realizzare e che non necessitino di troppe elaborazioni.
Più un Mood è complesso più necessita di un team all’altezza , altrimenti il ‘rischio peperonata’ è altissimo, ed i messaggio confuso.

Il mood è la colonna portante dello shooting, vuoi sapere se è riuscito? Ecco la risposta: è arrivato il Messaggio a chi sta visionando le foto?
Se il Messaggio è chiaro, racconterà la donna, la storia, la location e l’atmosfera; in poche parole darà emozioni.
Nel caso contrario la foto annoierà.
Ilaria Facci.

'Come diventare Make Up Artist' di Cetty Anello

Ciao a tutte\i

Ho deciso di scrivere questo intervento, perché ogni giorno mi arrivano molte e-mail con oggetto : “come diventare truccatrici”. Molte mi chiedono che corsi ho seguito, qualche dritta e qualche informazione utile per cominciare ad intraprendere questa professione. Banale e scontato + dire che per cominciare questo mestiere è fondamentale la passione!Io non mi ritengo una professionista,ma lavorando nel campo della fotografia potrei darvi qualche piccolo consiglio senza alcuna presunzione.

Vige la regola delle 3P: Pratica, Pubblicità, Portfolio

LA PRATICA:

Come tutti i mestieri che richiedono un lavoro manuale, è necessario fare tanta pratica! Questo è l’aspetto più importante. Truccate più persone possibili, sarà importante testare le vostre capacità su volti diversi, sguardi diversi, tipi di pelle diversi. Non è necessario avere tantissimi prodotti costosi, vi consiglio però di avere un buon numero di:

•Pennelli, poiché un buon utilizzo di questi vi permetterà di creare svariati effetti, diverse sfumature .
•Fondotinta: almeno 3 tipi di fondotinta, una tonalità chiara, una media ed una scura. (Potrete così creare la base perfetta per la pelle della vostra “modella”)
•Palette: Almeno una palette 88 , per avere una moltitudine di colori e così realizzare i trucchi più disparati
•Valigetta: Comprate una valigia in alluminio, dove poter tenere i vostri strumenti ordinati e puliti!
Ricordate che questa sarà solo 1/3 dell’ attrezzatura necessaria!Quando realizzerete i vostri trucchi, fotografateli sempre, poiché la macchina fotografica riesce a cogliere tutte le imperfezioni, e così rivedendo i vostri makeup, potrete correggervi! E anche se, lo so, le critiche non piacciono a nessuno, fate vedere ad i vostri amici, ai vostri parenti e sopratutto ad estranei le vostre creazioni, un occhio esterno è sempre di aiuto per prendere consapevolezza dei propri errori.

PORTFOLIO:

Quando avrete preso un po’ di sicurezza in voi stesse
•Contattate dei fotografi esperti, lavorerete gratuitamente ovviamente, ma in cambio riceverete le immagini che saranno FONDAMENTALI per la vostra professione.
•Dopo aver racimolato un po’ di immagini , potrete stamparle (consiglio 15×20) ed inserirle all’interno di un raccoglitore professionale con copertina rigida. E’ un po’ costosa come procedura ma senza di questo non potrete far vedere i vostri lavori e quindi pubblicizzarvi.
•Vi consiglio di creare anche un portfolio on-line, affidatevi ad un web master, o anche a chi è ancora agli inizi nel campo dell’informatica, magari uno studente!Realizzate la vostra galleria on-line, comprate un dominio o affidatevi a wordpress.
NON inserite il trucco da sposa nel vostro portfolio, se vorrete dare questo indirizzo alla vostra professione create un album a parte.

PUBBLICITA’:

Ultima ed importantissima fase: pubblicizzatevi!! In tutti i modi possibili, create dei biglietti da visita accattivanti, dove inserire i vostri dati e non dimenticate il link al vostro portfolio on-line. Distribuite i biglietti a chiunque potrà portarvi dei contatti. Cercate di realizzare molti lavori inizialmente in TFCD, fatevi notare, fatevi apprezzare oltre che per la vostra bravura anche per la vostra professionalità e serietà. Il lavoro del make-up artist non è un lavoro semplice, è poco valorizzato e spesso molti si rivolgono ad estetiste e non ad esperte del settore. Non scoraggiatevi, all’ inizio sicuramente incontrerete delle difficoltà ma portate avanti i vostri sogni e le vostre passioni.

Tutti questi consigli ritengo possano essere utili se avrete intenzione di intraprendere una carriera da freelance, se vorrete lavorare in un centro estetico dovrete frequentare una scuola, ed avere, quindi, un attestato.

Cetty Anello
MAKE UP ARTIST
www.camakeup.altervista.org

La mediocrita`e il web



“Hugo MacLeod ha detto : ‘ Il web ha reso piu´facile sfondare e piu`difficile sopportare la mediocrita`.
Internet ha alzato gli Standard perche`cio`che e`geniale si diffonde in fretta. C’e`in giro piu`ciarpame di quanto ne sia mai esistito, piu’ critti scadenti, piu`prodotti inutili. Ma quest’abbondanza di spazzatura e`sopraffatta dalla capacita`del mercato di far emergere le cose davvero geniali.
La mediocrita’, naturalmente non scomparira´. Cio’ che e`mediocre e`semplicemente un tentativo fallito di riuscire a piacere...”
(La chiave di Svolta di Seth Godin)

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